L’importanza del tuo WHY
- giorgia segalli
- 12 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Quando essere mossi da un perchè profondo fa la differenza.

Quando avviamo un’attività siamo spinti da un desiderio profondo di cambiare qualcosa, questa sensazione si avvicina molto al nostro perché.
Il perché facciamo quel che facciamo, che è diverso per ognuno di noi, ma che è il concetto importante che smuove i clienti e li porta ad empatizzare con un progetto o un’attività.
Quindi, come prima cosa quando pensi al tuo progetto dovresti cercare di riflettere sul tuo perché.
Non parlo del cosa – insegnare ai cani, supportare i proprietari, fare consulenze.
E neanche del come – con metodo positivo, empatia, pazienza.
Parlo proprio del tuo "WHY".
Simon Sinek (uno che di motivazione se ne intende) dice che il WHY è il motore di tutto:
È il motivo profondo per cui fai quello che fai.
Secondo Sinek, le persone e le attività di successo non spiegano solamente cosa fanno, ma perché lo fanno. È questo che crea connessione e fiducia.
Il tuo PERCHÈ è la tua causa, la tua motivazione profonda, la ragione per cui ti alzi ogni mattina.
È il cuore pulsante di ogni progetto autentico.
Il modello del “Golden Circle” spiega questo concetto così:
WHY – Perché fai quello che fai?
HOW – Come lo fai in modo unico?
WHAT – Cosa offri concretamente?
La maggior parte delle persone comunica “al contrario”: parte dal cosa (anche io ti ho parlato di offerta precedentemente) e solo dopo - forse - arriva al perché.
Chi invece inizia dal perché riesce ad essere più vicino al suo target, a comunicare più in profondità e lasciare davvero il segno.
Ti lascio il link allo speech in cui Sinek spiega questo concetto:
Tornando a noi, il tuo WHY potrebbe essere “aiutare i cani a vivere meglio con i propri umani”, oppure “creare relazioni più sane e consapevoli tra binomi”. O ancora “insegnare ai proprietari a capire davvero cosa dicono ogni giorno i loro cani”. Ti torna?
Il mio WHY cinofilo è Far capire ai proprietari le esigenze specifiche dei loro cani da caccia, aiutarli a non averne timore e ad appagarle con modalità non venatorie.
Qualunque sia il tuo WHY, quando lo tieni chiaro in mente, tutto diventa più coerente: il modo in cui comunichi, come lavori, i progetti che scegli di seguire.
Quindi oggi la domanda è semplice ma importante: Qual è il tuo WHY?
Se ti va di condividerlo, scrivimi! Ti leggo.
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